Ci sono tanti motivi per cui si inizia una relazione extraconiugale, ma nella maggior parte dei casi essa finisce con un ritorno (o un tentativo di ritorno) dal partner.
Un dato che può sorprendere invece è quanto presto diventino serie queste relazioni. Cioè quelle situazioni nelle quali l’amante diventa importante.
Per serietà intendo un investimento emozionale forte, che può definirsi innamoramento o amore. Insomma, molto più di una semplice infatuazione temporanea.
Questo è uno dei motivi per cui, invece di puntare il dito e giudicare, è sempre importante ascoltare e supportare una persona che tradisce.
In quest’articolo, ti racconterò di tutto questo in base alla mia esperienza di psicologo che lavora principalmente con amanti.
Evoluzione di una storia extraconiugale
L’inizio di una storia extraconiugale può dipendere da tanti fattori, ma nelle prime fasi di frequentazione con l’altra persona, si tende a vedere in chiave molto negativa la situazione coniugale.
Questo sentimento è contrapposto a livelli molto alti di eccitazione e coinvolgimento che comporta la storia parallela.
Un aspetto da non sottovalutare è che questo coinvolgimento era presente al momento dell’inizio della storia che ha portato al matrimonio (o alla relazione stabile in cui c’è stato il tradimento).
I motivi psicologici per cui si tradisce variano da persona e persona.
Quello che conta, è che nella relazione extraconiugale le cose sembrano andare bene.
Per chi sta tradendo, non c’è paragone con la vita precedente, e tante energie vengono assorbite dalla nuova storia.
Tuttavia, le relazioni umane non sono delle reazioni chimiche da laboratorio con esiti preventivabili.
Evolvono in fretta e in modo incontrollabile, e non è raro che ci si innamori del verso l’innamoramento vero e proprio.
Le tre fasi dell’amante
Secondo Dave Carder, autore del libro “Anatomy of an affair” ci sono tre fasi dell’amante che sono tipiche in ogni relazione extraconiugale. Dalla mia esperienza con tantissimi single e coppie che si trovano a gestire un tradimento, tendo ad essere d’accordo… con qualche modifica.
Secondo Carder, quindi, le tre fasi dell’amante sono:
- Prima fase: alterazione dell’umore. Quando una persona impegnata vede o riceve un messaggio del futuro amante, diventa di buon umore. “Quando mi scrive, mi emoziono. Mi sembra quasi di essere tornato ragazzino“. “Solo leggere un suo messaggio, mi mette allegria“.
- Seconda fase: spostamento del piano. Molte volte, un uomo o un donna che tradiscono, non se la vanno a cercare. Magari nasce un’amicizia sul lavoro, per cui le prime conversazioni sono innocenti e relative all’attività da svolgere. Queste conversazioni tendono a passare da un piano professionale a un piano personale. Ecco che si inizia a parlare di sentimenti, dei problemi che si hanno a casa, delle proprie emozioni.
- Terza fase: nascondimento. Quando ci si apre tanto ad una persona, ci si rende conto che se il partner lo scoprisse, potrebbero sorgere dei problemi. Da un lato ci si racconta che “è solo un’amicizia”, ma dall’altro si capisce che “penserebbe male”. A questo punto, si deve ammettere che probabilmente stiamo andando oltre. Secondo alcuni, questo si potrebbe già definire come un tradimento.
Come dicevo, queste sono le tre fasi dell’amante secondo Carter. Ma io ne aggiungerei una quarta: la più importante.
- Quarta fase: consumare il tradimento. La tensione è cresciuta. Ci sono stati sguardi d’intesa, conversazioni sempre più private. Si inizia a sentire che questa persona risponde a delle esigenze che il partner non soddisfa più. Ci fa sentire le farfalle nello stomaco, ci fa arrossire, quando siamo con lei, vediamo tutto più bello, tutto possibile. Finché qualcosa scatta, e finiamo a letto. “Proprio noi, che magari non avremmo mai creduto di essere come le altre coppie!”.
A questo punto, la storia può finire. Ma, più di frequente, la relazione extraconiugale diventa seria.
Da una forma di evasione al coinvolgimento emotivo
All’inizio è tutto bello. La nuova storia è eccitante. Soprattutto per persone che hanno un matrimonio lungo alle spalle, che ha prodotto magari monotonia, disaffezione, un senso di apatia.
Questa sensazione di rinascita è maggiore con partner più giovani, e non ho notato molta differenza tra donne e uomini.
La disaffezione verso la propria vita coniugale può subire un’accelerazione per vari motivi: lo stress da lavoro, i figli che diventano adulti ed escono dal nucleo familiare, la mezza età con il suo incedere rapido, la perdita di una persona cara che ci ricorda della nostra mortalità. In un certo senso, alcuni eventi ci spingono verso una “nuova adolescenza”, un desiderio di ritrovare una dimensione giocosa, leggera e libera da quegli impegni che si susseguono giorno dopo giorno.
La monotonia, l’impegno e il dovere, possono facilmente essere vissute come una sofferenza da cui fuggire. A volte, non si trova un altro modo che tradire il partner.

In qualche modo, il tradimento può sembrare una fuga della realtà, ma dal punto di vista di chi tradisce può essere visto come un vero e proprio “ritorno alla vita“.
La nuova storia parallela viene quindi vissuta come se fosse una brocca d’acqua dopo aver attraversato il deserto.
All’inizio la storia ha dei connotati avventurosi, di gioco, di opportunità che vengono colte quando se ne ha l’occasione. Un mordi e fuggi continuo che esalta, fa stare bene, fa sentire giovani.
C’è meno organizzazione, spesso l’amante conosce la situazione del traditore e quindi non c’è neanche bisogno di ricorrere alle bugie.
Poi qualcosa scatta.
L’eccitazione del momento, spesso tende a farci ignorare le conseguenze delle nostre azioni. Ed ecco che la storia inizia a coinvolgere la quotidianità in maniera pesante.
Con il coinvolgimento emotivo, le bugie aumentano
Una storia si evolve e diventa più importante man mano che il legami affettivo si rinforza. Questo legame anticipa tante cose: assumersi responsabilità, sentirsi coinvolto dalle vicende dell’altra persona, supportarla, aiutarla.
La relazione entra in una nuova fase, più seria, più simile a una storia che potrebbe mettere in pericolo la relazione ufficiale.
Mentre all’inizio viene vissuta alla stregua di un’avventura, pian piano le cose cambiano.
Tipicamente, le relazioni extraconiugali iniziano senza impegni precisi, senza parlare dei propri problemi, senza darci troppa importanza. In altre parole, con estrema leggerezza: la stessa leggerezza che è così attraente agli occhi di chi si ritrova in una relazione piena di doveri e povera di avventure.
Poi però, puntualmente, la storia extraconiugale inizia a diventare importante, perché entrano in gioco i sentimenti. E il costante rapporto tra la nuova storia e il vecchio matrimonio assume una connotazione diversa, più densa, in grado di invadere prepotentemente i nostri pensieri.
La conseguenza di questa fase, è che devono aumentare le bugie nei confronti della moglie o del marito. La gestione del rapporto diventa molto più complicata.
Ma come sapere se la relazione extraconiugale sta diventando seria?

Quando ci si innamora dell’amante
Volendo individuare dei segni o dei sintomi di un innamoramento nella storia extraconiugale, quali sarebbero?
Posto che ogni storia è diversa, per chi vive la relazione extraconiugale questi potrebbero essere dei segnali che ti stai innamorando o stai vivendo un coinvolgimento emotivo che va molto al di là di come avevi pensato all’inizio.
- Pensi continuamente all’amante. Fai fantasie, organizzi mentalmente incontri, anticipi situazioni eccitanti, ti preoccupi per qualcosa che lo riguarda e che appartiene alla sua vita.
- Gli incontri aumentano al di fuori della fascia oraria usata per stare insieme.
- Paragoni costantemente le due situazioni: tempo trascorso con amante contro vita trascorsa con coniuge.
- Vuoi sentire la sua voce più volte nella giornata, cerchi occasioni per sentirlo o sentirla al telefono, scrivi messaggi a sorpresa, attendi con trepidazione la risposta, lo cerchi di notte o ad orari inconsueti.
- Inizi a condividere parecchi dettagli della tua vita intima e personale, prospettive sul futuro, errori del passato.
- Hai la sensazione che l’amante ti capisca e comprenda il tuo stato d’animo. L’amante diventa la prima persona a cui dici certe cose che ti capitano o ti preoccupano.
- Aumentano le scuse per non trascorrere il tempo con il partner attuale, non hai interesse in quello che fa, non presti attenzione a ciò che ti dice.
- Ti senti meglio e più felice quando stai con l’amante, hai la sensazione che anche una chiamata di cinque minuti abbia più valore delle ore trascorse a casa.
- Hai difficoltà nel concentrarti, ma spesso basi le giornate nell’attesa di poterlo o poterla sentire o vedere, riuscendo a lavorare con più serenità sapendo che l’amante ti aspetta.
- Inizi a sabotare programmi futuri come vacanze, spese, decisioni che riguardano la vita di famiglia e che richiedono il tuo consenso o il tuo coinvolgimento.
- Ti interessi di ciò che l’amante fa sui social media, senti che vorresti far parte del suo mondo, provi una sensazione di orgoglio se vedi che è una persona apprezzata. Cerchi di non dare nell’occhio ma al contempo di fargli o farle sentire la tua presenza.
- Nel tuo smartphone, inizi a fare spazio per le sue (o vostre) foto, e gestisci il tutto con più attenzione.
- Non ti interessa granché se è nella tua stessa situazione coniugale, perché per te è molto più importante che stia con te. Non lo vedi come un tradimento, ma come una evoluzione di entrambi.
- Inizi a progettare un futuro insieme.
Se analizziamo bene queste situazioni potrai notare due cose:
- Sono tipiche dell’innamoramento a qualunque età e condizione.
- Richiedono, per gestire la fase di tradimento di un rapporto pre-esistente, un aumento esponenziale delle bugie.
Ho tradito il mio partner: cosa faccio?
Ci sono diversi motivi per cui si ritorna alla vita ordinaria: l’essere scoperti, il pentimento, il timore di perdere la propria famiglia, l’essere lasciati dall’amante…
Infatti, abbandonare il letto coniugale, lasciare una moglie o un marito dopo anni e promesse tanto private quanto pubbliche, pone sempre dei problemi. Si va dalla gestione dei figli alle complicazioni economiche, da motivi di salute al timore delle reazioni in famiglia o alle ripercussioni sul lavoro.
Nella maggior parte dei casi il rapporto con l’amante diventa poco pratico, non gestibile, soprattutto quando si supera la soglia dell’innamoramento e ci sono troppe bugie da raccontare e gestire.
Aumenta la paura di essere scoperti, aumenta il timore di non saper gestire la storia parallela, sorgono problemi pratici che ne causano altri a catena nella quotidianità.
Qualunque sia la motivazione del ritorno, è necessaria la separazione dall’amante. E questo è molto doloroso.
Il ritorno al vecchio mondo è traumatico.
Il “traditore” lo vive come un lutto, non riesce a smettere di pensare all’amante, al fatto che con lui o lei stava bene e ora, invece, è tornato al mondo di prima. Buio, noioso, pieno di doveri.
Deve riabituarsi, provare a rientrare mentalmente nel matrimonio, provare (se non è stato scoperto) da solo – senza dirlo al partner – a muovere dei passi in direzione della normalità.
Quindi si trova in una situazione nella quale occorre ricostruire un rapporto di fiducia, coinvolgimento emotivo, facendo un percorso virtuoso che lo / la aiuti anche a non ripetere la situazione.
Perché se alla fine, l’esito di questa storia porta solo altro dolore, oltre alla disaffezione iniziale, è chiaro che il gioco non è a somma zero e rientrare nell’alveo della relazione matrimoniale è complicato.
Ma è un percorso che si può fare, anche da soli, senza coinvolgere il partner, riconquistando pian piano la normalità.
Se hai tradito il tuo partner, non perdere la calma e cerca uno psicologo che possa aiutarti a ricostruire la fiducia e l’intimità che hai perso.
Se vivi una situazione simile, puoi contattarmi senza impegno da questa pagina.