Ci sono tanti motivi per cui si inizia una relazione extraconiugale, ma nella maggior parte dei casi essa finisce con un ritorno (o un tentativo di ritorno) dal partner.
Un dato che può sorprendere invece è quanto presto diventino serie queste relazioni. Cioè quelle situazioni nelle quali l’amante diventa importante.
Per serietà intendo un investimento emozionale forte, che può definirsi innamoramento o amore. Insomma, molto più di una semplice infatuazione temporanea.
Questo è uno dei motivi per cui, invece di puntare il dito e giudicare, è sempre importante ascoltare e supportare una persona che tradisce.
In quest’articolo, ti racconterò di tutto questo in base alla mia esperienza di psicologo che lavora principalmente con amanti.
Ascolta “Quando l’amante diventa importante” in versione audio. Narrato da Gianluca Sordi.
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Evoluzione di una storia extraconiugale
L’inizio di una storia extraconiugale può dipendere da tanti fattori, ma nelle prime fasi di frequentazione con l’altra persona, si tende a vedere in chiave molto negativa la situazione coniugale.
Questo sentimento è contrapposto a livelli molto alti di eccitazione e coinvolgimento che comporta la storia parallela.
Un aspetto da non sottovalutare è che questo coinvolgimento era presente al momento dell’inizio della storia che ha portato al matrimonio (o alla relazione stabile in cui c’è stato il tradimento). In altre parole, è un po’ come ritornare a quei primi momenti di infatuazione, innamoramento, tipici di ogni relazione che sta iniziando. E che non si provano più in una relazione di lunga data.
I motivi psicologici per cui si tradisce variano da persona e persona.
Quello che conta, è che nella relazione extraconiugale le cose sembrano andare bene.
Per chi sta tradendo, non c’è paragone con la vita precedente, e tante energie vengono assorbite dalla nuova storia.
Tuttavia, le relazioni umane non sono delle reazioni chimiche da laboratorio con esiti preventivabili.
Evolvono in fretta e in modo incontrollabile, e non è raro che ci si innamori dell’amante.
Le tre fasi dell’amante
Secondo Dave Carder, autore del libro “Anatomy of an affair” ci sono tre fasi dell’amante che sono tipiche in ogni relazione extraconiugale. Dalla mia esperienza con tantissimi single e coppie che si trovano a gestire un tradimento, tendo ad essere d’accordo… con qualche modifica.
Secondo Carder, quindi, le tre fasi dell’amante sono:
- Prima fase: alterazione dell’umore. Quando una persona impegnata vede o riceve un messaggio del futuro amante, diventa di buon umore. “Quando mi scrive, mi emoziono. Mi sembra quasi di essere tornato ragazzino“. “Solo leggere un suo messaggio, mi mette allegria“. Questo segnale, dovrebbe già metterci in allarme. Se non è nostra intenzione tradire, facciamo attenzione a non andare oltre e anzi, valutiamo se raffreddare la relazione. Che probabilmente, si sta già avviando verso l’essere ben oltre una normale amicizia.
- Seconda fase: spostamento del piano. Molte volte, un uomo o un donna che tradiscono, non se la vanno a cercare. Magari nasce un’amicizia sul lavoro, per cui le prime conversazioni sono innocenti e relative all’attività da svolgere. Queste conversazioni tendono a passare da un piano professionale a un piano personale. Ecco che si inizia a parlare di sentimenti, dei problemi che si hanno a casa, delle proprie emozioni. Il terreno sta diventando sempre più scivoloso, ed è importante frenare prima di scivolare ancora più in basso. È già molto difficile, perché il futuro amante è già diventato un fidato confidente.
- Terza fase: nascondimento. Quando ci si apre tanto ad una persona, ci si rende conto che se il partner lo scoprisse, potrebbero sorgere dei problemi. Da un lato ci si racconta che “è solo un’amicizia”, ma dall’altro si capisce che “penserebbe male”. A questo punto, si deve ammettere che probabilmente stiamo andando oltre. Secondo alcuni, questo si potrebbe già definire come un tradimento bianco. È una situazione in cui, se ci rendiamo conto di non voler andare oltre, è importante tagliare i ponti comunicativi.
Come dicevo, queste sono le tre fasi dell’amante secondo Carder. Ma io ne aggiungerei una quarta: la più importante.
- Quarta fase: consumare il tradimento. La tensione è cresciuta. Ci sono stati sguardi d’intesa, conversazioni sempre più private. Si inizia a sentire che questa persona risponde a delle esigenze che il partner non soddisfa più. Ci fa sentire le farfalle nello stomaco, ci fa arrossire, quando siamo con lei, vediamo tutto più bello, tutto possibile. Finché qualcosa scatta, e finiamo a letto. “Proprio noi, che magari non avremmo mai creduto di essere come le altre coppie!”.
Perché la quarta fase, cioè quella del consumare il tradimento, è secondo me la più importante? Sembra banale, ma una riflessione importante è che tantissime persone si trovano ad attraversare le prime tre fasi senza però arrivare al tradimento vero e proprio.
Di fatto, arrivare fino alla terza fase del nascondimento, per alcune coppie può essere funzionale. È un modo di soddisfare delle fantasie di tradimento, che possono riaccendere la passione in una coppia che magari è diventata statica.
Se non ci si ferma alla terza fase, ma si “scavalla” alla quarta, talvolta la storia può finire. Ma spesso, la relazione extraconiugale diventa seria.
Da una forma di evasione al coinvolgimento emotivo
All’inizio è tutto bello. La nuova storia è eccitante. Soprattutto per persone che hanno un matrimonio lungo alle spalle, che ha prodotto magari monotonia, disaffezione, un senso di apatia.
Questa sensazione di rinascita è maggiore con partner più giovani, e nel mio lavoro, non ho notato molta differenza tra donne e uomini.
La disaffezione verso la propria vita coniugale può subire un’accelerazione per vari motivi: lo stress da lavoro, i figli che diventano adulti ed escono dal nucleo familiare, la mezza età con il suo incedere rapido, la perdita di una persona cara che ci ricorda della nostra mortalità. In un certo senso, alcuni eventi ci spingono verso una “nuova adolescenza“, un desiderio di ritrovare una dimensione giocosa, leggera e libera da quegli impegni che si susseguono giorno dopo giorno.
La monotonia, l’impegno e il dovere, possono facilmente essere vissute come una sofferenza da cui fuggire. A volte, non si trova un altro modo che tradire il partner.
In qualche modo, il tradimento può sembrare una fuga della realtà, ma dal punto di vista di chi tradisce può essere visto come un vero e proprio “ritorno alla vita“.
La nuova storia parallela viene quindi vissuta come se fosse una brocca d’acqua fresca dopo aver attraversato il deserto.
All’inizio, la storia ha dei connotati avventurosi, di gioco, di opportunità che vengono colte non appena se ne ha l’occasione. Un mordi e fuggi continuo che esalta, fa stare bene, fa sentire giovani.
Spesso l’amante conosce la situazione del traditore, e quindi non c’è neanche bisogno di ricorrere alle bugie.
Poi qualcosa scatta.
L’eccitazione del momento, spesso tende a farci ignorare le conseguenze delle nostre azioni. Ed ecco che la storia inizia a coinvolgere la quotidianità in maniera pesante.
Con il coinvolgimento emotivo, le bugie aumentano
Una storia si evolve e diventa più importante man mano che il legami affettivo si rinforza. Questo legame anticipa tante cose: assumersi responsabilità, sentirsi coinvolto dalle vicende dell’altra persona, supportarla, aiutarla.
La relazione entra in una nuova fase, più seria, più simile a una storia che potrebbe mettere in pericolo la relazione ufficiale.
Mentre all’inizio viene vissuta alla stregua di un’avventura, pian piano le cose cambiano.
Tipicamente, le relazioni extraconiugali iniziano senza impegni precisi, senza parlare dei propri problemi, senza darci troppa importanza. In altre parole, con estrema leggerezza: la stessa leggerezza che è così attraente agli occhi di chi si ritrova in una relazione piena di doveri e povera di avventure.
Poi però, puntualmente, la storia extraconiugale inizia a diventare importante, perché entrano in gioco i sentimenti. E il costante rapporto tra la nuova storia e il vecchio matrimonio assume una connotazione diversa, più densa, in grado di invadere prepotentemente i nostri pensieri.
La conseguenza di questa fase, è che devono aumentare le bugie nei confronti della moglie o del marito. La gestione del rapporto diventa molto più complicata.
Ma come sapere se la relazione extraconiugale sta diventando seria?
Quando ci si innamora dell’amante
Volendo individuare dei segni o dei sintomi di un innamoramento nella storia extraconiugale, quali sarebbero?
Posto che ogni storia è diversa, voglio raccontarti ciò che mi dicono più frequentemente i miei assistiti. Non perché tu debba in qualche modo verificare, in base a una sterile lista, se provi sentimenti o meno (i miei pazienti, sanno bene che questa è una trappola pericolosa), ma perché comprendere come tante persone vivono la tua situazione, può farti comprendere che quello che provi non è sbagliato, né strano.
Andiamo quindi a vedere quali sono questi comportamenti che potresti star mettendo in pratica anche tu.
- Pensi continuamente all’amante. Fai fantasie, organizzi mentalmente incontri, anticipi situazioni eccitanti, ti preoccupi per qualcosa che lo riguarda e che appartiene alla sua vita.
- Gli incontri aumentano al di fuori della fascia oraria usata per stare insieme.
- Paragoni costantemente le due situazioni: tempo trascorso con amante contro vita trascorsa con il coniuge.
- Vuoi sentire la sua voce più volte nella giornata, cerchi occasioni per sentirlo o sentirla al telefono, scrivi messaggi a sorpresa, attendi con trepidazione la risposta, lo cerchi di notte o ad orari inconsueti.
- Inizi a condividere parecchi dettagli della tua vita intima e personale, prospettive sul futuro, errori del passato.
- Hai la sensazione che l’amante ti capisca e comprenda il tuo stato d’animo. L’amante diventa la prima persona a cui dici certe cose che ti capitano o ti preoccupano.
- Aumentano le scuse per non trascorrere il tempo con il partner attuale, non hai interesse in quello che fa, non presti attenzione a ciò che ti dice.
- Ti senti meglio e più felice quando stai con l’amante, hai la sensazione che anche una chiamata di cinque minuti abbia più valore delle ore trascorse a casa.
- Hai difficoltà nel concentrarti, ma spesso basi le giornate nell’attesa di poterlo o poterla sentire o vedere, riuscendo a lavorare con più serenità sapendo che l’amante ti aspetta.
- Inizi a sabotare programmi futuri come vacanze, spese, decisioni che riguardano la vita di famiglia e che richiedono il tuo consenso o il tuo coinvolgimento.
- Ti interessi di ciò che l’amante fa sui social media, senti che vorresti far parte del suo mondo, provi una sensazione di orgoglio se vedi che è una persona apprezzata. Cerchi di non dare nell’occhio ma al contempo di fargli o farle sentire la tua presenza.
- Nel tuo smartphone, inizi a fare spazio per le sue (o vostre) foto, e gestisci il tutto con più attenzione.
- Non ti interessa granché se è nella tua stessa situazione coniugale, perché per te è molto più importante che stia con te. Non lo vedi come un tradimento, ma come una evoluzione di entrambi.
- Inizi a progettare un futuro insieme.
Se analizziamo bene queste situazioni potrai notare due cose:
- Sono tipiche dell’innamoramento a qualunque età e condizione.
- Richiedono, per gestire la fase di tradimento di un rapporto pre-esistente, un aumento esponenziale delle bugie.
Ho tradito il mio partner: cosa faccio?
Ci sono diversi motivi per cui si ritorna alla vita ordinaria: l’essere scoperti, il pentimento, il timore di perdere la propria famiglia, l’essere lasciati dall’amante…
Infatti, abbandonare il letto coniugale, lasciare una moglie o un marito dopo anni e promesse tanto private quanto pubbliche, pone sempre dei problemi. Si va dalla gestione dei figli alle complicazioni economiche, da motivi di salute al timore delle reazioni in famiglia o alle ripercussioni sul lavoro.
Nella maggior parte dei casi il rapporto con l’amante diventa poco pratico, non gestibile, soprattutto quando si supera la soglia dell’innamoramento e ci sono troppe bugie da raccontare e gestire.
Aumenta la paura di essere scoperti, aumenta il timore di non saper gestire la storia parallela, sorgono problemi pratici che ne causano altri a catena nella quotidianità.
Qualunque sia la motivazione del ritorno, è necessaria la separazione dall’amante. E questo è molto doloroso.
Il ritorno al vecchio mondo è traumatico.
Il “traditore” lo vive come un lutto, non riesce a smettere di pensare all’amante, al fatto che con lui o lei stava bene e ora, invece, è tornato al mondo di prima. Buio, noioso, pieno di doveri.
Talvolta, si instaurano veri e propri dubbi ossessivi: domande intrusive che ci fanno vivere un’incredibile sofferenza:
- “Come faccio a sapere che ho fatto la scelta giusta?”
- “Come posso sapere che non sarei più felice con l’amante?”
- “…E se mi stessi facendo sfuggire l’ultima possibilità di essere felice?”
Queste domande sono normali, e se generano molta sofferenza, forse sarebbe il caso di chiedere aiuto a un professionista. Spesso è lo psicologo a diventare l’unico confidente di una situazione in cui un amante deve riabituarsi alla vita monogama, provare a rientrare mentalmente nel matrimonio, tentare (se non è stato scoperto) da solo – senza dirlo al partner – a muovere dei passi in direzione della normalità.
Quindi si trova in una situazione nella quale occorre ricostruire un rapporto di fiducia, coinvolgimento emotivo, facendo un percorso virtuoso che l’aiuti anche a non tradire di nuovo.
Perché se alla fine, l’esito di questa storia porta solo altro dolore, oltre alla disaffezione iniziale, è chiaro che il gioco non è a somma zero e rientrare nell’alveo della relazione matrimoniale è complicato.
Non dimentichiamoci dell’importanza di fare attenzione a gestire la situazione al meglio per i figli. Ho scritto un articolo proprio su cosa fare quando i figli scoprono un tradimento.
Ho un amante da 10 anni. Che faccio?
Ho seguito persone che avevano amanti anche da 10 o da 15 anni. Forse ti sembrerà strano, ma è molto più comune di quanto pensi.
Se ti trovi in questa situazione, probabilmente avrai una vera e propria doppia vita: da un lato il partner ufficiale, dall’altra l’amante. Dopo aver avuto un amante per tutto questo tempo, probabilmente avrai sviluppato un sentimento profondo, fatto non solo di fisicità o avventura, ma anche un forte legame emotivo.
Può darsi che l’amante sia un vero e proprio garante della relazione ufficiale. Chi ha un amante da 10 anni o più, probabilmente avrà scisso i ruoli del partner. Da un lato, la sicurezza e la stabilità della casa. Dall’altro l’avventura, il piacere: tutto ciò che mancava in una relazione ormai piatta.
Tuttavia, a un certo punto, potrebbero essere sorti degli imprevisti. Forse hanno scoperto te o il partner, oppure uno dei due ha deciso di finire il tradimento durato così tanti anni per un motivo o per l’altro. Se ti trovi in questa situazione, ti invito a leggere l’articolo “Come superare la fine di una relazione extraconiugale“. Oppure stai iniziando a valutare se interrompere una delle tue relazioni o meno. In tal caso, è importante il sostegno di uno psicologo che lavora con il tradimento.
Anche dopo una relazione extraconiugale di 10 anni o più, è possibile ritrovare la serenità e un equilibrio. È un percorso che si può fare, anche da soli, senza coinvolgere il partner, riconquistando pian piano la normalità. Che si voglia andare in una direzione, o nell’altra.
Se hai tradito il tuo partner, non perdere la calma e cerca uno psicologo che possa aiutarti a ricostruire la fiducia e l’intimità che hai perso.
Se vivi una situazione simile, puoi prenotare una call gratuita senza impegno da questa pagina.
Libro sul Tradimento
Sai che insieme a Marco Giacobbi ho scritto un libro sul tradimento? Si chiama “Psicologia del Tradimento: Conoscerlo, Prevenirlo, Superarlo“. Parla delle motivazioni per cui si tradisce, di come evitare il tradimento nella tua coppia e, se il tradimento c’è già stato, di come comportarsi in pratica. Ci sono infatti degli esercizi pratici che assegniamo anche ai nostri pazienti in studio. Infatti molti colleghi l’hanno trovato interessante proprio per questo!
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