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Secondo i coniugi Gottman (tra i più autorevoli terapeuti di coppia al mondo), un futuro traditore compie dei passi specifici che lo portano all’adulterio. Attingendo alle ricerche di Rusbult e Glass, hanno definito una sequenza chiamata appunto “Cascata Gottman – Rusbult – Glass“.
Naturalmente, non è possibile fare un vero e proprio identikit di un traditore: ogni caso è a sé. Tuttavia, conoscere questa “cascata” aiuta a capire la psicologia del tradimento e in che circostanze avvengono le relazioni extraconiugali.
Se tu o la tua coppia avete bisogno di sostegno in un momento difficile, puoi contattarmi per discutere del tuo caso. Ricevo anche Online.
Allontanamento e raffreddamento della relazione
I partner iniziano a creare distanza tra loro, omettendo dettagli delle loro vite. Questo porta a mancanza di comunicazione e incomprensioni, causando tensioni e ulteriore distacco.
In questa fase si assiste a un raffreddamento della conflittualità. I partner tendono a spendere meno energia nel litigare e nel cercare una soluzione ai loro problemi.
Il silenzio sostituisce la fiducia e si creano le condizioni per mantenere segreti, non confidarsi, avere una vita propria di cui il partner sa poco o niente.
Insomma: il terreno adatto per un tradimento.
Apertura verso l’esterno
I Gottman usano spesso come metafora della relazione, l’immagine di una casa. Questa casa, ha mura perimetrali fatti di fiducia e impegno, che fanno da “scudo” contro il mondo esterno. I muri interni non esistono, non ci sono barriere. Però malcontento, frustrazione e isolamento contribuiscono a creare una situazione opposta: si creano muri interni, mentre si cerca di aprire porte e finestre in quelli esterni.

A questo punto, si può tendere a confidare a una terza persona i problemi relazionali. Questo crea delle crepe nelle mura della nostra casa – talvolta così grandi, da permettere a terzi di spiarci nella nostra intimità. Questo, ci prepara alla fase successiva.
Critiche al partner e alla relazione
In questa fase, l’apertura verso l’esterno genera subito delle conseguenze:
- Ci si rende conto che esiste qualcuno che ci capisce e apprezza di più del partner, e con il quale è più piacevole stare.
- Ci si sente più ascoltati.
- Si inizia a provare entusiasmo per la novità che costituisce quest’altra persona.
- Si comincia a sentire il partner come inferiore, squalificandone le qualità. In questa fase, la squalifica è ancora implicita.
- Ci si confida con l’altra persona e inizia una sorta di raffronto, nel quale emergono tutti i lati negativi del partner e tutti i lati positivi del futuro amante.
Discredito manifesto nei confronti del partner
In una sperimentazione fatta da Gottman & Levenson (1992) le coppie dove poi si è verificato un tradimento, esibivano dei segni di squalifica (o discredito) nei confronti del partner.
In questo frangente, il futuro traditore definiva il partner con diversi aggettivi negativi, principalmente “egoista“.
Questo comportamento non serve solo a giustificare “a posteriori” il tradimento, ma anche a risolvere una dissonanza cognitiva: sto insieme al partner, ma mi piace un’altra persona.
I difetti che il futuro traditore vede nel partner, lo aiutano a scegliere la via del tradimento.
Attraversamento della linea rossa e tradimento
In questa fase, c’è l’occasione che consente al futuro traditore di passare la linea rossa e tradire.
Ma come si oltrepassa questo confine e si decide di tradire? Il futuro traditore si abitua all’idea, ci prende familiarità, tasta il terreno, cerca di cogliere un’opportunità o capire se questa si manifesterà a breve.
Ad esempio: abbracci più lunghi del solito, sguardi intensi, baci che sfiorano le labbra anziché rimanere sulle guance.
In questa situazione, l’interesse di natura sessuale ed emotiva spinge il potenziale traditore a compiere l’ultimo passo. La situazione si complica, quando nasce una dipendenza affettiva per l’amante.

È possibile interrompere questa deriva?
Nell’analisi della cascata di eventi che portano al tradimento, i già citati Gottman e Levenson si sono chiesti se fosse possibile arginare questa serie di eventi.
È indubbio che l’elemento fondamentale è la fiducia, alimentata da un dialogo emotivo nella coppia.
Se il potenziale traditore ritrova nel partner un atteggiamento di accoglienza alle sue offerte emotive, presto o tardi lo considererà come una rinnovata fonte di benessere e di piacere, e non avrà motivo di cercare soddisfazione altrove. Anche di natura intima, emotiva, confidenziale.
Si può quindi creare un percorso inverso, una specie di diga che interrompa la cascata.
Offerte di connessione emotiva e “riqualifica” del partner
Iniziamo quindi dall’accogliere le offerte di connessione emotiva del partner. Per offerta di connessione, intendiamo qualsiasi tentativo del partner di dare o ricevere attenzione, affetto o qualsiasi altra interazione positiva. Queste offerte possono essere piccole o grandi, verbali o non verbali, e si presentano in modo semplici, tramite un sorriso, il tendere la mano, cercare un abbraccio. Oppure con richieste più complesse, come una richiesta di consiglio o aiuto.
Quando queste offerte vengono fatte e accolte, cresce la vicinanza emotiva, che si può alimentare in tanti modi. Uno di questi, è il crearsi dei momenti per la coppia in cui riscoprire il piacere di stare insieme.
Un altro argine a questa cascata che porta al tradimento, è sicuramente l’enfatizzare i lati positivi del partner, anziché squalificarlo. Allo stesso tempo, è importante riconoscere che tutte le qualità positive del potenziale amante, vengono amplificate dalla novità che costituisce nella nostra vita. Che conosciamo solo una parte della sua personalità, senza il carico di doveri e scocciature che sono naturalmente figli di una relazione a lungo termine.
Naturalmente, messa così, sembra molto facile. La natura delle offerte emotive da soddisfare può essere sibillina, misteriosa. Fonte di ulteriori incomprensioni.
La vita quotidiana poi è tutto tranne che lineare. Basta un lavoro impegnativo per dover rifiutare una serie di queste offerte, risultando magari scontrosi e anaffettivi. Proprio per questo, è bene imparare a comunicare in modo efficace, così da evitare incomprensioni. Così che un appuntamento mancato non si trasformi in un’occasione per alimentare il discredito e aprire finestre verso l’esterno.
Per quanto sia importante accettare le offerte di connessione, un eccesso di queste può facilmente andare incontro a un buon numero di rifiuti, per il semplice motivo che gli impegni quotidiani incombono e non è possibile esaudirle tutte. In questo modo, il partner può essere spinto alla “fuga” per la troppa pressione.

È in situazioni come queste che un dialogo maturo e sincero può risolvere tante cose. Il sentirsi trascurati, o al contrario soffocati, è piuttosto normale. Ma la soluzione si può trovare all’interno della coppia, scegliendo di affrontare il problema, un passo alla volta.
Perché si tradisce? A questa domanda, come spesso accade in psicologia, non c’è una risposta univoca. Alcune teorie si basano sull’idea che se c’è un tradimento, c’è carenza comunicativa. Non c’è dialogo, i problemi non vengono affrontati e anzi, ogni tentativo di discutere viene abolito perché si sa in partenza che non porterà a nulla.
Abbiamo già visto cosa pensano Gottman, Rusbult e Glass. Ma cosa dicono gli altri studi sulla psicologia del tradimento?
Secondo Nguyen (Nguyen et al, 2020), sono le conseguenze della carenza di dialogo a causare il tradimento:
- La carenza di dialogo aumenta la distanza emotiva dal partner e l’intesa sessuale.
- Possono apparire atteggiamenti di controllo, gelosia, tentativi di manipolazione.
- Nasce malumore e un ambiente poco sereno, se non addirittura ostile.
- Aumentano dubbi e domande: se convenga o meno chiudere la relazione, se c’è ancora amore, e così via.
La carenza di dialogo e di comprensione emotiva scatena diversi effetti, a cui si risponde di conseguenza.
Se viene meno l’intesa sessuale, è più probabile che ci si orienti verso comportamenti di natura sessuale.
Se manca l’intesa emotiva, il non sentirsi ben voluti, compresi, supportati, si potrebbe cercare altrove una soddisfazione di questo tipo.
Altre spiegazioni scientifiche sul tradimento
Come già detto, esistono tante teorie e tante spiegazioni differenti sul fenomeno del tradimento. Vediamone alcune.
Massimizzare il successo riproduttivo: per alcuni, la spinta a tradire avrebbe una radice evolutiva. Secondo questa teoria, gli uomini cercano più partner perché è un modo efficiente di tramandare il più possibile il proprio patrimonio genetico; le donne, sarebbero ugualmente interessate ad avere rapporti con più potenziali “padri” per aumentare la possibilità di sopravvivenza della progenie. Allo stesso tempo, sarebbero spinte ad avere comunque un partner stabile che fornisca protezione e risorse.
Altri studi tendono a sottolineare come il cosiddetto “deficit model” non sia sempre valido. Per deficit model del tradimento, si intende l’idea che le persone tradiscano perché ci sono dei problemi nella relazione principale. Da psicologo, ho il grande privilegio di ascoltare storie che vengono generalmente taciute, e non è raro sentirmi dire: “No dottore, nella mia relazione non c’è nessun problema. Il mio partner è una persona eccezionale”.
Ecco alcuni dei motivi per cui si tradisce secondo altri studi sulla psicologia del tradimento che mettono “in crisi” il deficit model:
Opportunità: alcuni studi, affermano che le persone tradiscono semplicemente perché si presenta l’opportunità di farlo. Questo può accadere con più probabilità quando una persona è lontana dal partner per un periodo di tempo prolungato, come durante un viaggio di lavoro, o quando incontra una persona verso la quale c’è attrazione.
Cause ambientali e caratteriali: se si proviene da un contesto nel quale il tradimento è considerato normale, è più probabile che si tradisca.
Selterman e colleghi, da cui prendo nota per queste cause ulteriori, identificano otto variabili “motivazione”:
- Sentirsi arrabbiati per le azioni del partner.
- Desiderio sessuale.
- Mancanza di intimità con il partner.
- Scarso impegno nei confronti della relazione.
- Desiderio di maggior autostima.
- Stato di giudizio alterato (ebbrezza) e stress.
- Sentirsi trascurati o maltrattati dal partner.
- Desiderio di avere più partner sessuali.
Gli studi sembrano suggerire l’idea che gli uomini tradiscano per soddisfare più motivi di varietà e desiderio sessuale, mentre le donne perché si sentono trascurate dal partner.
Non mancano poi studi che attribuiscono al tradimento dei fattori genetici.
C’è infatti uno studio che identifica la propensione al tradimento nella struttura dei recettori dopaminergici (Garcia et al., 2010).
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