“Maurizio, ho superato il tradimento ma non riesco a dimenticare”, “Ogni volta che parlo con mio marito, ricordo quello che mi ha fatto: è un’ossessione”, “Ho proprio come delle immagini di loro due in macchina…”.
Se stai leggendo queste parole, probabilmente ti senti bloccato in un ciclo di dolore, rabbia e insicurezza. Hai scelto di perdonare un tradimento, hai deciso di dare una seconda possibilità a chi ami, ma il passato continua a tormentarti. Non importa quanto impegno metti nel ricostruire la fiducia, i ricordi ti colpiscono come un’onda improvvisa e il dolore sembra non voler andare via.
Ma voglio dirti subito una cosa: ciò che provi è normale. Superare un tradimento è un processo spesso lungo, impegnativo e faticoso. Ma può valerne la pena, perché molte coppie si ricostruiscono più forti di prima.
E voglio dirti anche un’altra cosa: esiste un modo per andare avanti per davvero, senza che il passato ti tormenti.
Perdonare non è dimenticare
Forse avrai sentito o pensato: “Se non riesci a lasciarti tutto alle spalle, allora non hai veramente perdonato.” Ma questa affermazione è inesatta.
Il perdono non è una pillola magica che si decide di prendere e ci guarisce dal dolore. È un processo lungo, che richiede tempo e pazienza. E per molti è più difficile che fare le valigie e andarsene. È una sfida che ci angoscia, tormentando ogni momento in cui la mente è libera di vagare.
Potrei parlarti di Francesca (nome di fantasia), 45 anni, sposata da 18. Dopo aver scoperto che suo marito aveva una relazione con una collega, ha scelto di perdonarlo. “Non voglio buttare via tutto per un errore,” ha detto. “Lui è pentito, lo vedo. Ma io non riesco a smettere di pensarci.”
Ogni mattina, quando lui esce per andare in ufficio, il pensiero la assale: e se mentisse? E se la vedesse ancora?
Anche se suo marito ha tagliato ogni legame con l’altra donna, il dolore rimane, come una ferita che si riapre ogni volta che un dettaglio le ricorda ciò che è successo.
Ed è qui che inizia il lavoro più difficile: accettare che il dolore esiste, ma non permettergli di definire il futuro della relazione.
Perché è così difficile dimenticare?
Il tradimento può essere vissuto come un vero e proprio trauma. Ortman, un ricercatore statunitense, l’ha definito proprio “Post-Infidelity Stress Disorder“, per sottolineare gli effetti devastanti del tradimento. Simili a quelli di altri traumi, come esperienze vicine alla morte o traumi sessuali. È un po’ come se fossimo continuamente inseguiti dal nostro passato: cerchiamo di guardare avanti, ma abbiamo sembra il fiato sul collo.
Ogni piccolo dettaglio può diventare un interruttore emotivo: una canzone, un odore, il nome dell’altra persona. Maria, 52 anni, dopo 30 anni di matrimonio, ha scelto di perdonare un tradimento. “Io e mio marito ci siamo ritrovati, sotto molti aspetti il nostro rapporto è persino migliorato,” racconta. “Ma ogni volta che sento il nome dell’altra donna, è come se tutto tornasse a galla.”
E più il cervello rielabora il trauma, più cerca risposte: Perché l’ha fatto? Cosa gli mancava? Mi ama davvero?
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Ma queste domande non aiutano. Anzi, alimentano il dolore. Ecco perché è fondamentale lavorare attivamente per uscire da questo ciclo.
Le motivazioni del tradimento
Molte persone si chiedono: “Ma perché ha tradito se diceva di amarmi?”
La risposta è molto complessa. Ad esempio, c’è l’aspetto biologico. Secondo Helen Fisher (2004), l’essere umano è programmato per desiderare varietà sessuale e affettiva, ma allo stesso tempo è biologicamente predisposto alla monogamia per proteggere la prole. È un paradosso evolutivo: il nostro cervello desidera nuove esperienze, ma anche stabilità emotiva.
Non solo: c’è l’irresistibilità delle emozioni. C’è il desiderio di compensare la stabilità con l’avventura. C’è la ricerca di sé, che a volte passa per la ricerca dell’altro.
Per capirci qualcosa in più, ti invito a leggere quest’articolo: Tradire anche se si ama: 7 cose da sapere

La banca emotiva e la ricostruzione della fiducia
Una delle prima cose da fare, è conoscere il concetto di “banca emotiva”. Secondo John Gottman, inventore della moderna terapia di coppia scientifica, la fiducia è come un conto in banca emotivo. Ogni coppia ha un saldo invisibile, che cresce con interazioni positive (gesti di affetto, premure, attenzioni) e diminuisce con interazioni negative (critiche, litigi, tradimenti).
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Il problema del tradimento è che equivale a un prelievo massiccio, quasi un fallimento bancario. Il saldo va in rosso. Per ricostruire la fiducia, servono molti più depositi che prelievi.
La regola di Gottman è chiara: durante un litigio, per ogni interazione negativa servono almeno 5 interazioni positive (Gottman Institute). Nella “vita normale”, un rapporto “sano” di interazioni negative:positive è di 20:1. Dopo un tradimento, puoi immaginare quanto questo rapporto debba essere ancora più alto.
Sotto questo punto di vista, entrambi i partner devono impegnarsi:
- Chi ha tradito deve fare depositi costanti con gesti concreti di affetto e trasparenza.
- Chi è stato tradito deve fare lo stesso, ed essere disposto a riconoscere questi sforzi.
Come affrontare il dolore
Ecco tre esercizi pratici per aiutarti a gestire i pensieri intrusivi e liberarti dal passato.
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1. Scrittura terapeutica
Ogni volta che arriva un pensiero intenso e difficile da gestire, prendi carta e penna, e inizia a scrivere. Dedica tutto il tempo che ti serve a mettere per iscritto tutto quello che pensi, così come lo pensi. Senza filtri, senza badare a grammatica o sintassi. Semplicemente, scrivi finché non ti senti sollevato.
Scrivere con carta e penna funziona meglio, ma se proprio non riesci, usa le note del cellulare scrivendo con la mano non dominante. Per cui, se sei destrorso scrivi con la sinistra, e se sei mancino scrivi con la destra.
Dopo aver scritto, evita di rileggere. Semplicemente, lascia andare.
2. La concentrazione del dolore
Se il tradimento continua a tormentarti, dedica 3 slot da 15 minuti al giorno per pensare intenzionalmente al dolore. Siediti in un posto tranquillo e lascia emergere tutti i pensieri negativi.
Sembra controintuitivo, ma più accetti di affrontare il dolore in un momento controllato, meno questo invaderà il resto della giornata.
Se il malessere dovesse emergere tra un incontro e l’altro, prova a rimandarlo al prossimo appuntamento col dolore.
3. Il “Patronus” della coppia
Se hai meno di 40 anni, o se hai figli, probabilmente hai letto o visto i film di Harry Potter. C’è un incantesimo chiamato “Patronus”, che protegge i maghi da creature che succhiano via la felicità. Il segreto per creare un Patronus, è concentrarsi su un ricordo felice molto potente. Ecco: prova a trovare un momento di tenerezza e felicità autentica tra voi due, e a richiamarlo alla mente ogni volta che la sfiducia ti assale.
Ti aiuterà a ricordare che sì, l tradimento fa parte della storia della vostra relazione. Ma non è l’unica cosa che definisce chi è il tuo partner per te.
Psicologo per superare un tradimento
Se ti trovi in un momento di difficoltà, puoi prenotare una telefonata conoscitiva con me. Mi occupo di aiutare le coppie a superare un tradimento e a ricostruirsi più forti di prima.
FAQ: Domande Frequenti sul perdonare un tradimento
Perché non riesco a dimenticare un tradimento?
Il tradimento può generare un trauma emotivo profondo, che richiede tempo per essere elaborato. La mente tende a ripetere i ricordi dolorosi per proteggerti da future sofferenze, ma con gli strumenti giusti è possibile ridurre questo processo.
Quanto tempo ci vuole per superare un tradimento?
Non esiste un tempo standard, ma varia a seconda della coppia e dell’impegno reciproco.
Come faccio a smettere di pensare al tradimento?
Evita il confronto con l’amante e concentra la tua attenzione sulle cose che vuoi migliorare nella tua relazione. Puoi provare esercizi come la scrittura terapeutica, la concentrazione del dolore e il Patronus della coppia, che aiutano a spostare il focus.
Se perdono, significa che devo fidarmi di nuovo subito?
No. Il perdono è una scelta che puoi fare subito, ma la fiducia si ricostruisce nel tempo. Il partner deve dimostrare con gesti concreti di essere affidabile, ricordando che la fiducia è sempre e comunque un salto nel vuoto. Per cui, è importante vedere l’impegno del partner, ma alla fine sarai tu a dover decidere se fidarti o meno. Ricorda: il controllo non è fiducia!
Chi tradisce può cambiare davvero?
Dipende dalla motivazione dietro il tradimento e da come si reagisce alla sua scoperta. Se è stato causato da insoddisfazione emotiva o da dinamiche di coppia disfunzionali, può essere il segnale per lavorare sulla relazione. Se invece è dovuto a una tendenza cronica all’infedeltà, il cambiamento potrebbe essere più difficile (ma possibile, con il giusto impegno!).
Vale la pena restare dopo un tradimento?
Solo tu puoi deciderlo. Molte coppie emergono più forti dopo un tradimento, perché lo usano come occasione per ridefinire la loro relazione. Addirittura, mi dicono: “Meno male che c’è stato questo tradimento!”. Altre si rendono conto che non possono più recuperare la fiducia e scelgono di separarsi.
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