Molto spesso, in studio, mi sento fare la seguente domanda: “Dovrei confessare un tradimento o tenerlo per me? Se lo confesso, corro il rischio di distruggere la relazione. Se non lo confesso, però, sarò costretto a vivere col senso di colpa o ancora peggio verrò scoperto”.
Preferisci ascoltare invece di leggere? Clicca qui sotto!
In altre parole: è giusto confessare un tradimento?
Il fatto è che non esiste una risposta univoca a questa domanda. Quando si tratta di confessare o meno un tradimento vanno considerati diversi fattori, che possono influenzare la scelta del partner traditore e le conseguenze del suo gesto.
Per esempio:
- Il motivo per cui si sceglie di confessare.
- Il tipo di relazione con il partner.
- Il desiderio di rimettere insieme il rapporto.
- La situazione sentimentale con l’amante.
Quel che è certo, è che il tradimento non è solo un’esperienza traumatica per chi lo subisce (Lonergan et al. 2020), ma anche per chi lo compie e tenta di tenerlo nascosto. Anche il traditore, quasi sempre visto come un mostro, si trova a subire gli effetti collaterali della sua decisione.
Se hai bisogno di sostegno in un momento difficile, puoi contattarmi per discutere del tuo caso. Ricevo anche Online.
Dalla parte del traditore
Il traditore può ad esempio sperimentare:
- Senso di colpa.
- Dolore emotivo.
- Calo dell’autostima.
- Crisi di ansia.
- Attacchi di panico.
Può inoltre farsi presente la dolorosa domanda: “Confessare un tradimento significa che la storia è finita?”.
Anticipando, possiamo dire che la risposta è no. La confessione non deve necessariamente segnare la fine di una relazione. Anzi, dalla mia esperienza in studio, posso dire che molte coppie escono addirittura fortificate dall’esperienza – pur sempre dolorosa – del tradimento.
Prima di confessare il tradimento al partner, è però necessario capire se sia la scelta giusta. Se sia cioè la scelta più adatta a migliorare la relazione o se non sia solo un modo per “alleggerirsi la coscienza”.
Se ti trovi anche tu nella situazione di dover confessare un tradimento, puoi prenotare una call gratuita conoscitiva con me per valutare come possiamo procedere insieme.
In questo articolo, capiremo come e quando sia giusto confessare un tradimento, in base alle situazioni e alla volontà di ricostruire un rapporto solido con il partner.
Bisogna confessare un tradimento? Uno sguardo generale
A primo impatto, il tradimento potrebbe apparire come un evento definitivo. Questo è ciò che viene fuori dalla maggior parte dei colloqui che ho con i miei pazienti:
“Prima del tradimento, tutto era normale. Certo, avevamo dei problemi, ma il rapporto era stabile”.
“Dopo il tradimento, invece, tutto è cambiato. Non riesco più a fare niente senza pensarci”.
Per quanto ciò possa apparire vero, il tradimento non è altro che la punta dell’iceberg. Un iceberg spesso fatto di incomprensioni, di mancata comunicazione, di frustrazioni personali e relazionali che vanno a costruirsi negli anni tra i membri di una coppia.
Il tradimento può anche essere motivato dalla fine di un amore: esperienza dolorosa che prima o poi tutti si trovano ad affrontare.
Quando il tradimento avviene, potenzialmente la coppia è già in crisi. Le cause del tradimento sono le più svariate e talvolta vengono alimentate dalla distanza emotiva già presente nella coppia. Ciò non toglie nulla al dolore che inizialmente coinvolge il partner traditore, colui che ha tradito e che deve scegliere se confessare o meno.
Prima di confessare, bisogna però comprendere se i motivi per cui si confessa sono validi e se la confessione possa davvero giovare al rapporto di coppia.
È giusto confessare un tradimento?
Per capire se è giusto confessare un tradimento, bisogna dapprima rispondere alla domanda:
“Ho davvero voglia di ricostruire la relazione con il partner?”.
Se la risposta è no, si presentano in generale due scenari.
- Se confessi un tradimento al partner prima di chiudere il rapporto, da un lato gli stai fornendo delle motivazioni valide per la rottura. La confessione potrebbe aiutarlo a comprendere le ragioni della tua decisione e a non pensare, come spesso accade, che la rottura sia arrivata come un fulmine a ciel sereno in un rapporto a prima vista perfetto.
- D’altro canto, la confessione potrebbe danneggiare gravemente l’autostima del partner e l’immagine che ha di te.
In definitiva, se desideri chiudere la relazione, devi valutare le conseguenze del tuo gesto nel breve e nel lungo periodo.
Se invece hai difficoltà a chiudere il rapporto di coppia, anche se vorresti farlo, ti consiglio di rivolgerti ad un esperto che possa aiutarti in questo processo di transizione. Non sempre è facile prendere una decisione tanto importante, soprattutto se essa coinvolge dei figli, una casa condivisa, una storia durata per decenni.
Talvolta è addirittura difficile capire se si desidera davvero chiudere una relazione. Un supporto psicologico può essere utile per fare una scelta oculata e razionale.
Per ricostruire il rapporto di coppia
Se invece hai il desiderio di ricostruire il rapporto con il partner, e non sai se confessare o meno, devi considerare diversi fattori. Ad esempio:
- La confessione gioverebbe davvero al rapporto di coppia?
- O servirebbe solo ad alleggerirti dai sensi di colpa?
Per quanto possa sembrare cinico, dire la verità – e tutta la verità – non è sempre la cosa giusta. Se il tuo scopo è quello di migliorare la relazione di coppia, devi essere pronto a fare la scelta che meglio si adatta a questo obiettivo – anche a costo di convivere con il senso di colpa e con il dolore in solitudine.
Vediamo nel concreto quali scenari possono presentarsi e, quindi, in quali occasioni bisogna confessare un tradimento.
Primo scenario: confessare un tradimento per senso di colpa
Per ora, possiamo segnarci questo punto fermo:
- Se vuoi davvero migliorare la tua relazione, devi perseguire quest’obiettivo con impegno e coerenza.
Questo significa che devi anche essere pronto a tenere per te il tuo gesto, a patto che sia impossibile che il partner venga a saperlo. Bada bene: non ti sto consigliando di mentire al partner, ma di agire per ottenere un reale beneficio per la coppia nel lungo periodo.
Se per esempio sei andato a letto con qualcuno che non vedrai mai più per il resto della vita (magari all’estero, durante una notte brava), rifletti bene sulle conseguenze di una possibile confessione. Essa potrebbe portare nuove tensioni all’interno della coppia, finendo per aggravare una situazione già di per sé critica.
Ovviamente, è sempre consigliabile un percorso di terapia – magari affiancato alla terapia di coppia – che possa aiutarti a evitare di ripetere quel gesto. Che possa, nel lungo periodo, aiutarti a ristabilire una relazione felice ed equilibrata con il tuo partner.
Non serve dirlo: devi anche evitare nuovi tradimenti in futuro! (Oppure, scegliere di chiudere la relazione nel rispetto della persona che hai accanto).
Non di rado, in studio, mi chiedono anche se abbia senso confessare un tradimento dopo anni. La risposta è la stessa. Se non c’è possibilità che il tradimento venga scoperto, e stai facendo tutto il necessario per rimediare al tuo gesto, rifletti bene sulle conseguenze delle tue parole.
Ho tradito ma non voglio confessare: secondo scenario
Un discorso a parte va fatto per il secondo scenario: se hai tradito e c’è un’alta probabilità che il partner venga a saperlo.
In questo caso, il mio consiglio è quello di valutare se confessare il tradimento ancora prima che il partner lo scopra. Secondo la mia esperienza, i partner traditi sono più propensi a perdonare se notano un pentimento nel partner traditore. Soprattutto, se il traditore confessa la sua colpa in maniera spontanea.
Quindi, se il partner ha scoperto messaggi sul cellulare/altri indizi molto espliciti, non continuare a prenderlo in giro. Confessa l’accaduto senza mentire sui particolari. Il partner tradito ha diritto di conoscere tutto l’accaduto, perché ciò gli gli tornerà utile nella fase di ricostruzione della fiducia.
Se vuoi sapere come comportarti dopo la confessione, puoi andare a leggere questo articolo, dove ti spiego come comportarti dopo la confessione e quali fasi dovrai affrontare per ricostruire la fiducia nel rapporto di coppia.
Terzo scenario: sentimenti verso l’amante
Nel terzo scenario, il partner traditore ha cominciato a provare dei sentimenti verso l’amante. Il tradimento non è più solo un atto occasionale. È un gesto fondato su un rapporto sentimentale con una persona estranea al rapporto di coppia.
Per quanto possa sembrare paradossale, questo scenario è molto comune. Una storia extra-coniugale può cominciare come un rapporto superficiale, fatto di incontri e di rapporti fisici. Nel lungo periodo, può trasformarsi in qualcos’altro.
L’amante potrebbe infatti rispondere alle richieste emotive del partner traditore. Quelle richieste a cui spesso il partner tradito risponde con un netto rifiuto. A tal riguardo alcuni studi (Selterman et al, 2020), affermano che le relazioni con gli amanti tendono a essere tanto più serie, quanto più le ragioni che hanno condotto al tradimento sono di natura diadica (come la mancanza d’amore o la rabbia verso il partner).
Se vuoi saperne di più sulla scienza del tradimento, puoi leggere gli studi di Dylan Selterman; oppure puoi guardare l’intervista che ho condotto con Selterman a questo link.
Come bisogna comportarsi in questo caso? Bisogna confessare il tradimento? E come si fa a chiudere la storia d’amore con l’amante?
Come comportarsi
Se questo è anche il tuo caso, il mio consiglio è quello di parlare con uno psicologo che si occupa di tradimenti prima di prendere una decisione. Chiudere il rapporto con l’amante potrebbe infatti essere difficile. Mi trovo spesso a lavorare con pazienti che hanno confessato il tradimento, ma che continuano a vedere l’amante perché non riescono a fare a meno della sua presenza.
La terapia individuale e di coppia può essere di vitale importanza per capire come muoversi, prima di compiere gesti affrettati che potrebbero portare a conseguenze disastrose nel lungo periodo.
È anche necessario capire cosa si desidera fare: rimanere con il partner e ricostruire il rapporto o cominciare una relazione ufficiale con l’amante? La decisione varierà da caso a caso, a seconda delle motivazioni che hanno portato al tradimento.
Confessare un tradimento: altri scenari possibili
Negli ultimi anni, mi sono trovato ad affrontare gli scenari più variegati in maniera di tradimento. Per esempio, ho dovuto rispondere alle seguenti domande:
- Bisogna confessare un tradimento mentale?
- Cosa fare se si sente il bisogno di confessare un tradimento prima del matrimonio?
- Confessare un tradimento al prete basta per espiare “il proprio peccato”?
Confessare un tradimento mentale
In generale, non è necessario confessare un tradimento mentale. Durante una relazione, è normale provare attrazione per persone che non coincidono con il partner.
Alcune persone hanno dei pensieri intrusivi, che siano domande o immagini relative a pensieri che possono turbare. Ad esempio, potresti avere delle immagini intrusive che ti rappresentano mentre tradisci il partner. Oppure, una serie di dubbi che ti portano a chiederti se in qualche modo hai tradito o potresti tradire il partner. In tal caso, è bene fare attenzione e rivolgersi subito a uno psicologo, perché potrebbe essere una manifestazione di un dubbio ossessivo.
In ogni caso, se i tradimenti mentali divengono invadenti e disfunzionali, è buona norma rivolgersi ad uno psicologo per comprendere le motivazioni del pensiero, che può diventare ossessivo, patologico.
Prima del matrimonio
Sentire il bisogno di confessare un tradimento prima del matrimonio è assolutamente normale. Il matrimonio è un investimento a lungo termine: è naturale desiderare che tale investimento cominci nel segno della fiducia e della trasparenza.
Anche in questo caso, bisogna considerare le possibili conseguenze del gesto. Se la storia con l’amante è terminata, la confessione potrebbe danneggiare il rapporto e creare la base per un conflitto a lungo termine.
Confessare al prete
Se sei credente, puoi parlare del tuo gesto al prete durante la confessione. Un prete “moderno” può fornirti consigli utili per ristabilire l’equilibrio nella vita di coppia. Non solo, a volte può aiutare inserendo te e il partner in un percorso di crescita spirituale, da cui molte coppie (se religiose), trovano giovamento.
Ricorda comunque che essendo tenuto al segreto confessionale, il prete non potrà parlare del tradimento con nessuno senza la tua approvazione.
Tuttavia, un prete non è uno psicologo. Sembra una banalità, ma è importante ricordare che se ci sono delle problematiche complesse, dov’è importante affrontare la cosa senza giudizi etici, uno psicologo è una scelta più sicura. Non solo: uno psicologo può riconoscere dei segni di problematiche più importanti, che hanno bisogno di essere affrontate.
Per questo, se per te è importante, puoi chiedere al tuo psicologo e al tuo prete di interagire. Probabilmente, non tutti accetteranno, ma non aver paura di chiedere!
Confessione e terapia di coppia
I miei pazienti, hanno spesso l’idea che confessare equivalga a rimettere insieme i pezzi della relazione. In realtà, non è sempre così. La confessione dovrebbe essere affiancata da un processo di terapia di coppia, che aiuti i partner a comprendere le cause del tradimento e le problematiche relazionali che hanno portato a questo gesto.
Inoltre, dovrebbero acquisire degli strumenti di comunicazione efficace che possano fungere da strumento per un dialogo funzionale e rivolto verso le soluzioni. In alternativa, i loro scambi dialogici potrebbero trasformarsi in ulteriore motivo di conflitto e dissidio, nonostante o proprio in virtù della recente confessione.
Cosa aspettarsi dopo la confessione
Se hai scelto di confessare un tradimento, devi prepararti a vivere un periodo di crisi. Un periodo fatto di sfiducia, conflitto, rimorso e pentimento.
Inizialmente, il partner tradito potrebbe sviluppare atteggiamenti di rifiuto. Potrebbe percepire rancore, rabbia, addirittura odio verso il traditore. Ciò è assolutamente normale.
È però essenziale che entrambi i partner – se vogliono ricostruire la relazione – apprendano come comunicare in modo produttivo proprio in questa fase complicata. In alternativa, le loro conversazioni si trasformerebbero in scambi violenti, aggressivi e disfunzionali.
Se invece hai scelto di non confessare il tradimento, ti consiglio di rivolgerti il prima possibile ad uno psicologo esperto in tradimenti. Lui potrà aiutarti a gestire la sofferenza interiore e a superare nel modo migliore questo momento difficile.
Prenota una consulenza gratuita
Per capire se confessare o no il tradimento, e per ricevere supporto in questa fase complicata della relazione, contattami gratuitamente e senza impegno cliccando qui.