
Ascolta “Come Superare la Fine di una Relazione Extraconiugale” in versione audio. Narrato da Gianluca Sordi.
- L’amante che soffre: quando una relazione extraconiugale diventa seria
- Come si sente un uomo lasciato dall’amante?
- Come si sente una donna lasciata dall’amante?
- Perché si tradisce?
- Ero l’amante e mi ha lasciato: cosa faccio?
- Ho lasciato l’amante: cosa faccio?
- Come Superare la Fine di una Relazione Extraconiugale
- Rivolgersi ad uno Psicologo per Superare la fine di una Relazione
Ho già parlato di come superare la fine di una relazione “convenzionale“. Spesso la causa della fine di un rapporto è un tradimento, eppure raramente si parla del dolore dovuto alla separazione con un amante. Oppure ciò che prova “il terzo” – l’amante stesso. Si tende a colpevolizzare chi si innamora di un’altra persona che non sia il partner. Si fa lo stesso con chi si infatua di una persona già impegnata, puntando il dito, invece che aiutare. Questo può aggiungere solo disagio e malessere a persone che si trovano già in uno stato di sofferenza, perché hanno perso un amore. Magari una nuova relazione in cui riponevano forti speranze. Quindi, in quest’articolo voglio rispondere a queste due domande: come faccio a superare la fine di una relazione extraconiugale? Cosa fare quando sono io l’amante che viene lasciato/a?
L’amante che soffre: quando una relazione extraconiugale diventa seria
Dietro ad ogni relazione extraconiugale, si celano spesso una vastità di emozioni. La principale è sicuramente la sofferenza. Come il caso di Anna, che mi racconta: “Vorrei che lasciasse sua moglie, ma continua a prendere tempo“. “Ogni volta che ci sentiamo, dobbiamo farlo di nascosto. Non posso scrivergli, devo aspettare che sia lui a farsi sentire. E ci vediamo sempre e solo a casa mia. Non chiedo tanto, vorrei almeno uscire a cena per una volta“.
Oppure quello di Claudia: “Frequento un altro uomo da due anni: mi sento continuamente in colpa nei confronti di mio marito, ma non so come uscirne. Li amo entrambi!“
Ci si ritrova poi in una situazione di “dissonanza cognitiva“. Generalmente, gli amanti non vogliono trovarsi in questa situazione, né essere “i terzi”. Spesso, loro stessi criticano chi tradisce o chi si introduce in una relazione già solida. Eppure, non si riesce a farne a meno. Forse inizia come gioco, a volte si prevede che sarà una cosa passeggera. Una notte e via. Ma una notte, diventano due. Ci si ritrova a voler messaggiare, a pensare all’amante. A desiderare di averlo vicino, di condividere momenti della vita ed esperienze. Però non è possibile, perché la relazione extraconiugale è una relazione “castrata”. In cui bisogna nascondersi – è impossibile uscire allo scoperto. E questo, genera sofferenza. Spesso, ci si ritrova in un vero e proprio stato di limerenza, di ultrattaccamento. Non riesco a starci insieme, e non riesco a stare senza. No, non è affatto facile essere un amante. Soprattutto quando una relazione extraconiugale diventa seria.
Come si sente un uomo lasciato dall’amante?

Per quanto non mi piaccia fare differenza tra uomini e donne, ci sono delle sfumature nei comportamenti che sono tipicamente diversi (almeno nella mia esperienza). Penso che quindi sia utile cercare di spiegarli da un punto di vista da “insider“, che ascolta tantissime storie di tradimenti. In altre parole, un punto di vista privilegiato di uno psicologo che si occupa di tradimenti. Che ascolta storie che nessun altro ha il privilegio di conoscere, perché spesso impossibili da raccontare per paura del giudizio altrui.
Nella mia esperienza, un uomo che viene lasciato dall’amante, prova una sofferenza difficile da descrivere. Non solo deve gestire la sofferenza data dall’abbandono, ma non può palesare questa sofferenza a casa. E se viene scoperto ad essere particolarmente giù di tono, è costretto a dissimulare. “Sono stressato dal lavoro“, “Forse è la crisi di mezza età“, e così via.
Rinunciare a una donna che è stata il suo “rifugio” dalle difficoltà e dagli impegni del matrimonio, che gli ha fatto vivere dei momenti belli, emozioni che non provava da anni, è sicuramente dura.
Generalmente, ascolto storie di relazioni extraconiugali iniziate come un’avventura sessuale, che poi è sfociata nel provare forti sentimenti nei confronti di una persona con cui doveva essere “solo una scappatella“.
Spesso possono comparire veri e propri quadri depressivi, associati a comportamenti di controllo ossessivo, ansia e così via. A volte, uomini che si sono sempre pensati “invincibili” scoprono le loro fragilità. Soffrono, piangono: entrano per la prima volta in contatto con i loro sentimenti. In un certo senso, questi momenti sono anche occasioni di crescita e conoscenza di sé.
Ricordiamo inoltre che, ancora oggi, gli uomini vivono una forte pressione a dover aderire a uno stereotipo di virilità. Quando soffrono, alcuni si sentono “un po’ meno uomini“. E questo, aggiunge complicazioni importanti alla gestione di questa sofferenza. Una su tutte: la vergogna di essere giudicati.
Per quanto riguarda i comportamenti pratici, quelli che mi raccontano più spesso gli uomini che vengono lasciati dall’amante sono: controllare in continuazione gli accessi di Whatsapp, le storie di Instagram, scrivere e cancellare diverse volte dei messaggi che si vorrebbero inviare. Magari per scrivere un semplice “mi manchi” o per ricercare un avvicinamento.
Come si sente una donna lasciata dall’amante?

Così come l’uomo, una donna che viene lasciata dall’amante prova un’enorme sofferenza.
Quelle che seguono sono delle osservazioni personali, date dalla mia esperienza con tanti casi di tradimenti. Chiaramente, proprio per questo motivo, non dev’essere letta come una verità assoluta, ma come delle considerazioni personali fatte da uno psicologo che si occupa di tradimenti.
“Sono convinta che se potessi disperarmi per una settimana, mi sfogherei e starei bene. Ma come lo spiego a mio marito?”
“Per la prima volta, mi sono sentita veramente coinvolta: un vero amore romantico”
“Mi sono sentita davvero amata, considerata, apprezzata”.
Queste sono frasi tipiche che ascolto quotidianamente da donne lasciate dagli amanti. Quello che balza subito all’occhio, è una tendenza degli uomini a tradire maggiormente per soddisfare il desiderio sessuale, mentre quella delle donne è principalmente data dal non sentirsi apprezzate nella relazione ufficiale.
Ecco che, quando una donna viene lasciata dall’amante, viene a mancare un pezzo fondamentale: una figura che la fa sentire veramente importante, così come meriterebbe. Si apre un grande vuoto, che non riesce ad essere riempito dal compagno/a ufficiale. Questo vuoto si trasforma spesso in una vera e propria sensazione di oppressione, data dal riconoscere la scarsa qualità della relazione ufficiale, rispetto a quella avventurosa e piena che si aveva con l’amante.
Tuttavia, questo può essere un ottimo momento per aggiustare le cose nella relazione ufficiale. L’avventura, il sentirsi messi al primo posto, persino l’amore, si costruiscono. Si può fare con la terapia di coppia, anche senza informare il partner che c’è stato un tradimento.
Perché si tradisce?
Secondo uno studio di Selterman su 495 persone che hanno tradito il partner, le cause principali sarebbero:
- rabbia
- autostima
- mancanza di amore
- scarso impegno
- bisogno di novità
- mancanza di attenzioni
- desiderio sessuale
- circostanze o situazioni favorevoli.
Queste motivazioni non solo hanno motivato il tradimento, ma anche la sua durata, il piacere sessuale provato, l’investimento emotivo nella relazione “clandestina” e se la relazione originaria fosse finita di conseguenza.
Sebbene la maggior parte dei tradimenti riguardi il sesso, raramente si tratta solo di questo. La maggior parte dei partecipanti ha provato attaccamento emotivo nei confronti del partner, ma è stato significativamente più comune in coloro che hanno detto di essere stati trascurati o sentivano una mancanza di amore nella loro relazione primaria. A proposito dell’essere trascurati, sarebbe il caso di approfondire il fenomeno dello Stonewalling per evitare di cadere nello stesso errore.

Ero l’amante e mi ha lasciato: cosa faccio?
Come superare la fine di una relazione extraconiugale… se sono io l’amante!? Innanzitutto, diciamo che vivere una relazione extraconiugale potrebbe sembrare un’ancora di salvezza nel pieno di una tempesta emozionale che ci si ritrova ad attraversare. In realtà, potrebbe rivelarsi più come la miccia per innescare un profondo senso di solitudine ed isolamento. Non è semplice parlarne con familiari e amici per il timore del giudizio. Essere un amante ha una connotazione negativa nell’immaginario comune, e chi vi si trova coinvolto prova spesso un profondo senso di vergogna. Ecco perché in questo casi si consiglia innanzitutto di rivolgersi ad uno psicologo online. Questa modalità “protetta”, in cui ci si può aprire ad un professionista sentendosi comunque circondati da un ambiente familiare, oggi è sempre più comune. Una seduta con uno psicologo, rappresenta un importante momento di riflessione condivisa, depurata dal timore del giudizio. Se vuoi puoi richiedere maggiori informazioni sui percorsi di sostegno psicologico online.
Ho lasciato l’amante: cosa faccio?
Se sei nella situazione in cui avevi un amante e hai interrotto la relazione clandestina per tornare dal tuo partner, ti trovi probabilmente in una situazione molto difficile. Da un lato, sicuramente provi sollievo. Niente più nascondersi, niente più richieste che causano un’ansia difficile da placare. D’altro canto, probabilmente ti senti in colpa. Forse, sei stato addirittura scoperto dall’attuale partner e lasciato. Oppure hai deciso di troncare con una persona con cui avevi comunque un forte legame. Una persona che ti capiva, oltre a soddisfare quel bisogno d’avventura probabilmente insoddisfatto all’interno della tua relazione primaria.
In questo caso, innanzitutto puoi apprezzare l’importanza di poter vivere una storia con il tuo partner apertamente, valorizzando tutte le sfaccettature del rapporto stesso. La fine di un rapporto extraconiugale, può diventare un nuovo inizio. L’inizio di una relazione basata su fiducia e stabilità – stabilità che non si traduce in vissuti e rapporti noiosi, bensì in una relazione completa ed appagante.
Decidere di terminare una relazione extraconiugale è un primo importante passo, una presa di consapevolezza del fatto che la relazione che stavi vivendo fosse probabilmente incompleta e forse non così totalmente soddisfacente. In questo caso, si consiglia spesso un percorso di coppia con uno psicologo per ricostruire l’intimità (anche dopo un tradimento scoperto). Esistono dei veri e propri protocolli studiati per riparare le ferite causate da una relazione extraconiugale.

Come Superare la Fine di una Relazione Extraconiugale
Quando una relazione extraconiugale finisce, sia perché siamo noi o l’amante a lasciare, può essere spesso di aiuto innanzitutto smettere di fare quegli errori che peggiorano la nostra condizione. Si inizia innanzitutto dall’accettazione. Inutile cercare di fuggire dalla realtà, né di fuggire dal dolore. Accettare questo dolore, accoglierlo, ti può aiutare a superare la fine di una relazione extraconiugale.
Gli errori da non fare dopo una rottura
Allo stesso tempo, si implementano quelle che chiamo “strategie di sopravvivenza“. Resistere alla tentazione di scrivere, di riguardare vecchie foto, di “stalkerare” tramite social, sono tutte cose fondamentali nel superare la fine di una relazione. A volte, l’impulso è così forte da non riuscire a fermarsi. In tal caso, ti consiglio il metodo della scrittura: quando hai voglia di scrivere o telefonare all’ex, prendi un pezzo di carta e scrivi tutto ciò che scriveresti o diresti all’ex. Utilizza questo strumento per canalizzare la tua sofferenza – è un metodo molto efficace, che ti consiglio di provare.
Un altro consiglio che mi sento di darti, è di espandere e rinforzare la tua rete sociale. Come ti dicevo prima, la sensazione più comune quando finisce una relazione, è la solitudine. L’antidoto è quello di rinforzare le relazioni che hai già, e crearne di nuove. Molte persone che seguo e che aiuto a superare la fine di una relazione, mi hanno raccontato che è stata una buona occasione per ricongiungersi ai familiari. Che siano genitori, fratelli, cugini: quanti parenti stai ignorando? Con quanti di loro potresti avere un rapporto migliore, se solo ci provassi? Anche conoscere nuove persone è un ottimo metodo per stare meglio dopo la fine di una relazione. A questo punto mi chiederai: certo, ma…
Come fare nuovi amici dopo la fine di una relazione?
I modi per fare nuovi amici dopo la fine di una relazione sono tanti, soprattutto quelli date dalla tecnologia. Partiamo da una modalità “analogica“: esprimiamo il desiderio di conoscere nuove persone ad amici e parenti. Non c’è nulla di sbagliato, né di mortificante. È sufficiente dire qualcosa del tipo: “Mi piacerebbe fare nuovi amici, ho voglia di conoscere persone nuove. Posso aggiungermi al tuo gruppo?”. Detto, fatto! Non servono particolari spiegazioni, ti basta esprimere questo desiderio e probabilmente qualcuno ti accontenterà. Se non dovesse accadere, non disperare, perché non è sicuramente l’unico modo.
Iniziare un nuovo sport o una nuova attività, è un’altra strategia per conoscere nuove persone ed espandere la propria rete sociale. Non solo: impegnarsi in un’attività nuova, migliora l’umore e ci dà un canale in cui veicolare le nostre energie. Alcuni esempi, sono un corso di danza, il nuoto, il teatro, la fotografia, la ceramica, un corso di lingue… insomma, qualunque cosa che ti esponga a persone nuove, è benvenuta. Tutte queste attività, poi, ti arricchiscono in qualche modo. Che sia migliorando il tuo fisico, o espandendo la tua mente. Talvolta, nascono anche nuove opportunità. Ricordo Marina, che dopo la fine della sua relazione con un uomo sposato, ha iniziato a studiare come truccatrice, una sua vecchia passione che non aveva mai approfondito. Adesso, questo è diventato un secondo lavoro!
Se invece preferisci incontrare nuove persone online, non ti consiglierei le piattaforme di dating (come Tinder), ma di concentrarti strettamente su rapporti d’amicizia. Per questo, ti suggerisco app come friendness, comehome! e couchsurfing hangout. Dacci uno sguardo e, se non ti senti a tuo agio ad avventurarti da solo, puoi sempre invitare un amico con cui condividere l’uscita.
Trovare nuovi stimoli per superare la fine di una relazione extraconiugale
Una delle cause per cui si tradisce, come dicevamo in precedenza, è il bisogno di novità. In altre parole: la noia. La noia è, in certi sensi, un “male moderno”. Siamo circondati da comodità e da abitudini. Non abbiamo più bisogno di andare a caccia o coltivare, per cui conserviamo parecchie energie. Che sul luogo di lavoro o grazie alla tecnologia, capita di canalizzare in un interesse erotico per una terza persona.
Come dice Esther Perel – una delle massime esperte di relazioni: in una coppia, è necessaria sia la stabilità, che l’avventura. Quando uno di questi due pilastri cede, è facile iniziare a desiderare un’altra persona. Tuttavia, gli stimoli possono essere anche trovati insieme al partner, discutendo delle proprie necessità e dei propri bisogni. Si possono trovare modi più produttivi di soddisfare i propri bisogni. Non andando a cercarne la soddisfazione con altri, ma discutere apertamente con il partner. Esprimere le proprie necessità e trovare una soluzione insieme. Quando questo risulta difficile, è bene rivolgersi ad uno specialista, come uno psicologo di coppia.
Rivolgersi ad uno Psicologo per Superare la fine di una Relazione
Quando si tratta di capire come superare la fine di una relazione extraconiugale, ci si trova spesso spaesati. È difficile farcela da soli, perché al dolore, si aggiunge il senso di colpa, l’incredulità, l’umiliazione di non essere stati abbastanza. O magari, di non essere stati in grado di rimanere fedeli. Chiunque si ritrovi ad affrontare la rottura con un amante, si trova spesso a dover anche nascondere il proprio dolore. Ed ecco che diventa tutto più complesso.
Fortunatamente, uno psicologo può aiutarti a superare la fine di una relazione nel modo migliore (e a non ricadere nelle stesse dinamiche). Se desideri saperne di più, clicca qui per avere maggiori informazioni.