Come comportarsi dopo un tradimento

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È difficile ammetterlo, ma a un certo punto della propria vita, è quasi inevitabile che si conoscano i dolori del tradimento. L’Italia è tra i paesi in Europa in cui si tradisce di più. Il 59% degli italiani infatti ammette di aver tradito almeno una volta. Nel tradimento c’è molta sofferenza, sia per chi lo subisce, ma anche per chi lo agisce. La domanda diventa quindi necessaria… come comportarsi dopo aver tradito?

Ma prima…

La relazione si può riparare dopo un tradimento?

In breve: sì. È gran parte del mio lavoro, e si può fare se c’è la volontà di ricostruire la relazione. È necessario tempo e impegno, oltre che trovare la forza di perdonare. I coniugi Gottman, i più grandi esperti di terapia di coppia al mondo, dicono che dopo il tradimento, la prima relazione finisce. Se la coppia vuole però, può iniziarne una nuova insieme – stavolta, basata su fiducia, rispetto e -aggiungerei- la voglia di scegliersi di nuovo, nonostante tutto.

È chiaro che non è un processo immediato, né indolore. Ma può sicuramente valerne la pena. Vediamo quindi come comportarsi dopo un tradimento per evitare di commettere errori da cui è difficile recuperare.

Se vuoi aiuto per recuperare la tua relazione dopo un tradimento, scrivimi per un consulto senza impegno.

Come comportarsi dopo aver tradito

“Mia moglie mi ha sempre dato tutto ciò di cui avevo bisogno, ma con quest’altra persona è diverso. Sento delle sensazioni che non provavo da anni.”

“Quando ho scoperto di essere attratta da un altro, non ci potevo credere.”

“Maurizio, sono stato sempre contrario al tradimento. Non avrei mai pensato che avrei potuto farlo!”

Queste sono le tipiche affermazioni che ascolto ogni giorno quando una persona che ha tradito si rivolge a me.

La persona che tradisce sente un duplice disagio: quello dell’immoralità delle proprie azioni, e quello dato dal non potersi confidare. Infatti, non sempre la nostra famiglia o i nostri amici sono in grado di comprendere il nostro stato d’animo. Ecco che, oltre al senso di colpa, subentra un senso di oppressione. A volte anche fisico.

È normale, dopo aver tradito, stare male. In preda a questo malessere, possiamo commettere atti avventati, come decidere di abbandonare la famiglia senza tentare di aggiustare le cose. Questo è, ovviamente, qualcosa su cui riflettere attentamente. Rinunciare ad anni di relazione, magari al rapporto con i figli, alla casa, senza tentare di ricostruire il rapporto, raramente è la strada giusta.

Al contrario, a volte un atto così forte come il tradimento, può essere una svolta che porti a comprendere che non vogliamo perdere il nostro partner o la nostra famiglia.

Quindi, ecco cosa ti consiglio di fare dopo aver compiuto un tradimento.

Come comportarsi dopo un tradimento
Dopo un tradimento, si apre un momento di crisi profonda nella coppia. Ecco cosa fare.

Indagare sulle motivazioni del tradimento

Se hai tradito il/la partner e questo tradimento non è stato scoperto, è importante fare un bilancio della tua relazione.

Perché hai tradito?

I motivi più comuni sono, come raccontato anche sul blog Psicohelp che si occupa di terapia di coppia online: insoddisfazione, risentimento, voglia di svago/senso di libertà, senso di potere e controllo, bisogno di adrenalina o uscire dalla noia della routine coniugale.

È importante capire il motivo per cui c’è stato il tradimento, per elaborarlo e per comprendere cosa sia giusto fare nei confronti della propria vita e del proprio partner. In altre parole, c’è una grossa differenza tra il tradire per un bisogno d’avventura e il tradire perché il partner ci rende infelici.

Un esercizio che faccio fare spesso ai miei pazienti è un compito autobiografico, che risulta utile per fare chiarezza sui passi che hanno portato ad un atto così forte.

Prendersi la responsabilità del tradimento

Diciamoci la verità: è facile dire che sia colpa del partner. Tipicamente, quando alzo il telefono, sento dall’altra parte una voce incerta che mi dice “…mio marito/mia moglie mi ha tradita/o. Dice che è colpa mia”. Dare la colpa delle proprie azioni all’altro, permettimi di dirlo, non è onorevole.

È vero che, in una crisi di coppia, entrambi i partner contribuiscono al problema. È altrettanto vero, però, che bisogna prendersi la responsabilità delle proprie azioni. Quando c’è un problema, ci sono tante soluzioni diverse dal tradire -che spesso diventa una fuga (illusoria e temporanea) dal problema.

Prendersi la responsabilità del tradimento è un atto maturo e doveroso, che seppur spesso con molte “attenuanti”, aiuta ad andare avanti guardando in faccia alla realtà.

Ascolta il partner tradito e sii onesto

Se il tradimento è stato scoperto – o se hai deciso di comunicarlo al partner, si è sicuramente aperto un momento di crisi. Anche se è difficile, nella fase che segue la scoperta del tradimento, è importante sia ascoltare, che essere onesti.

È un momento molto doloroso, in cui il partner che ha tradito deve affrontare le conseguenze dell’infedeltà. Toccare con mano il dolore che ha causato, è un momento di grande sofferenza per il responsabile di questo dolore.

Il tradimento, ormai, è avvenuto ed è stato scoperto o comunicato. Inutile arrampicarsi sugli specchi: nel momento in cui la fiducia si è incrinata, è meglio ammettere le proprie colpe e impegnarsi a rimediare. Come abbiamo detto all’inizio, il tradimento è estremamente comune, e forse non è nemmeno la prima volta che ti è successo.

In questo momento, è importante che si apra una discussione produttiva intorno al tradimento. Sii onesto e rispondi alle domande del partner tradito. Non scendere in dettagli dolorosi, ma accogli il bisogno dell’altro di sapere esattamente com’è andata.

Preparati a rispondere a domande come: “Perché l’hai fatto?” “Quante volte è successo?” “Dov’è successo?” “Cosa ti ho fatto mancare?”. Sono certo che pensare di rispondere a queste domande, magari tra le lacrime e la rabbia, non è una bella prospettiva. Eppure, se vuoi ricostruire la fiducia nella tua relazione, è necessario che il partner conosca ciò che è successo e perché. È un modo di ripartire da un fondamento d’onestà.

Mostra rimorso

Dopo un tradimento, è importante che il partner capisca che provi rimorso. Solo tramite l’espressione sincera di questo rimorso e la promessa che ti impegnerai a riguadagnare la sua fiducia, è possibile andare avanti.

Attenzione: mostrare rimorso non vuol dire semplicemente “chiedere scusa” e promettere che non si risuccederà. È guardare negli occhi il proprio partner per comunicargli che si è sinceramente pentiti; che le proprie azioni sono state un grave errore; che non si voleva ferirlo; che ci si prenderà la responsabilità delle proprie azioni.

Cosa fare dopo un tradimento
Mostrare un rimorso sincero dopo aver commesso un tradimento, è il primo passo da fare per ricostruire la propria relazione.

Riconquistare la fiducia dopo un tradimento

Impegnati a riconquistare la fiducia dopo il tradimento: se tu e il partner avete deciso di continuare a stare insieme, è normale passare per un periodo di ricostruzione della fiducia. Purtroppo non è un processo che accade dall’oggi al domani, ma richiede impegno, tempo e fatica.

Per quanto sgradevole, una parziale rinuncia alla privacy può essere una soluzione funzionale per un primo periodo. Altre strade che devono essere percorse contemporaneamente, sono il mantenere le promesse (soprattutto per quanto riguarda gli orari) e, in generale, l’essere affidabili e mostrarsi volenterosi di ricostruire il sentimento, oltre che la fiducia.

Ricostruisci la tua relazione

Dimostra al partner tradito di mettercela tutta. Dimostra attenzioni, dimostra di voler cambiare. Impegnati nel ricostruire la tua relazione: costruisci nuovi ricordi positivi.

A tutti può capitare di sbagliare, ma se sei determinato a salvare la tua relazione o la tua famiglia, è il momento di dimostrarlo. Apriti, comunica, sorprendi il partner. Non necessariamente con gesti eclatanti, ma con le attenzioni che forse avresti potuto dare in passato e non hai dato.

Guardati dentro, guarda la tua relazione, e chiediti: cos’è che può impedire il reiterarsi di un tradimento?

Ricorda l’importanza di un supporto professionale per poter gestire la crisi e costruire le fondamenta di un nuovo, gratificante, rapporto sentimentale.

Leggi anche: "Quando l'amante diventa importante".

Come comportarsi dopo aver scoperto un tradimento

Innanzitutto, ricordi le percentuali viste all’inizio dell’articolo? In un certo senso (ed è sicuramente una considerazione amara), è effettivamente più probabile essere traditi, che non esserlo. In altre parole, se finora non ti ha tradito, è stata un’eccezione alla norma del tradimento.

Forse ti sembra assurdo. Forse non te lo saresti mai aspettato: proprio la persona di cui dovresti poterti fidare al 100%, ti ha dimostrato di non poter avere questa certezza. La vivi come una pugnalata, la squalifica del mito in cui credevi.

Eppure, non devi scoraggiarti: se vuoi, si può andare avanti.

Ripensare il tradimento: il mito della fedeltà

È semplice puntare il dito contro i traditori. “Hai sbagliato! Ora verrai punito!” è una logica del giusto/sbagliato a mio parere troppo rigida da applicare alla mente umana. Come dice Esther Perel: “Le complessità dell’amore e del desiderio non si prestano a semplici categorizzazioni di buono e cattivo, vittima e colpevole”. Puntare il dito non ci rende meno propensi a trasgredire, e ci impedisce di comprendere che desiderare altro, soprattutto dopo anni di relazione, è semplicemente umano.

“L’infedeltà ha una tenacia che il matrimonio può solo invidiare”

Esther Perel

Possiamo quindi continuare a guardare il tradimento e la fedeltà in una dicotomia di “giusto” e “sbagliato”, oppure guardarlo come ciò che è. Ovvero, un’esperienza dolorosa ma da accettare come umana. Le relazioni si possono salvare, e il tradimento può essere un punto di svolta.

Addirittura, come succede spesso ai miei pazienti, può diventare la scintilla che accende un nuovo, ricco viaggio, fatto di consapevolezza e ritrovata passione.

Fare le domande giuste

È normale che tu voglia sapere cosa sia successo. Eppure, attenzione a fare le domande giuste. Non farti tentare dal conoscere i dettagli, perché fidati: non li vuoi conoscere davvero. Non vuoi costruirti delle immagini del tuo partner che fa sesso con l’amante – e se chiedi dettagli, sarà difficile scacciare dalla mente dei pensieri così grafici.

Puoi però sicuramente chiedere perché. Indagare le motivazioni, in modo aperto, onesto e senza puntare il dito, è l’atteggiamento giusto per evitare che il tradimento venga reiterato. Sii aperto ad ascoltare anche cose che non vorresti sentire. Impegnati ad ascoltare davvero ciò che ti viene detto, e ricorda che se qualcosa si è rotto, la responsabilità non è solo del traditore.

Comunica

Scoprire un tradimento, può causare dei sintomi del tutto paragonabili al disturbo da stress post-traumatico. Pensieri intrusivi, flashback, ipervigilanza, sono solo alcuni di questi. È quindi ovvio che quando si vive un momento di dolore così grande, ci si tende a chiudere e a non voler comunicare.

Purtroppo, questa è una soluzione temporanea: se si rifiuta il dialogo, la distanza tra di voi aumenterà e diventerà molto più difficile colmarla. Al contrario, se riesci a comunicare in modo sincero e non aggressivo, questa frattura si può riparare.

Certo, è difficile mantenere il controllo. È molto più semplice scattare e urlare al partner i peggiori insulti che ci vengono in mente, soprattutto quando succede qualcosa che ci fa ripiombare nella paura di essere traditi di nuovo.

“Hai fatto di nuovo tardi dal lavoro, chissà che stavi facendo!”

“Ho visto che segui ancora quella persona, mi hai preso per un idiota!?”

…e così via.

Ecco, questa è la strada più breve per la separazione. O per spingere di nuovo il partner nelle braccia dell’amante. Se non riesci a comunicare in modo appropriato, niente paura: puoi sempre rivolgerti a un professionista che possa aiutare la tua coppia.

Trovi delle strategie comunicative pratiche nel mio libro "il Salvacoppie". C'è anche un capitolo dedicato al tradimento.
Cosa fare dopo un tradimento
Se il tuo partner ti ha tradito, è importante essere aperti ad una comunicazione non aggressiva. Altrimenti, la ferita può solo farsi più grande.

Se decidi di perdonare, fallo davvero

“Io perdono, ma non dimentico!” è la frase più spaventosa che ci si possa sentir dire, quasi al pari di una madre d’altri tempi quando diceva con tono di finta calma: “Vieni, che non ti faccio niente!”. E si toglieva la pantofola, pronta a colpire la testa dura del figlio.

“Perdono, ma non dimentico” è l’equivalente di dire: “Per ora te la faccio buona, ma alla prima occasione, tirerò fuori il tuo tradimento per farti sentire in colpa”. Dovrebbe essere superfluo dirlo: non va affatto bene.

In una dinamica di coppia di questo tipo, l’errore di uno, diventa la forza dell’altro. È una dinamica aggressiva, prevaricatoria, che mette un partner in una posizione di potere rispetto all’altro. In altre parole, la relazione diventa abusante.

Al contrario, si dovrebbe rendere l’errore di uno, la spinta a migliorarsi dell’altro, e la forza di uno, la forza dell’altro. Certo, fingere che la ferita non ci sia, non è ugualmente una buona idea.

Allora, se non posso recriminare e non devo star zitto, cosa faccio?

Semplice: impari a comunicare. Si possono esprimere le proprie emozioni – anche il dolore e la delusione – senza prevaricare l’altro.

Ricorda che nessuno ti obbliga a stare con un partner dopo che ti ha tradito. Se decidi di farlo però, dovrai impegnarti anche tu nel migliorare la vostra relazione. So che non vuoi una relazione basata sulla paura, ma sul dialogo. Quindi, evita di utilizzare l’errore dell’altro come un’arma punitiva e non dire mai (più): “Perdono, ma non dimentico”.

Come comportarsi dopo un tradimento virtuale?

Per “tradimento virtuale” generalmente si intende una relazione – esplicitamente dichiarata o meno – consumata esclusivamente online. Può includere scambio di messaggi, di confidenze, fino ad arrivare a foto o videochiamate erotiche all’insaputa del partner.

Può essere, come per il tradimento “reale”, un modo di evadere e trovare soddisfazione quando non si trova nella relazione ufficiale. I motivi del tradimento virtuale sono gli stessi di quello convenzionale, ma per molti sembra meno “vero” perché non ci si incontra. Eppure, possono nascere sentimenti molto forti (e sinceri) anche online.

Parlando di cosa fare dopo un tradimento virtuale, possiamo dire che valgono gli stessi concetti di cui abbiamo già parlato. La differenza è che, forse, non c’è un allineamento su cosa significa per voi “tradimento”. Per alcuni, anche solo guardare un video porno, è un tradimento. Per altri, il tradimento scatta nel momento in cui si nasconde una conversazione al partner. C’è chi dice che il tradimento è tale con un bacio, altri che non considerano tradimento nemmeno il sesso, se non c’è sentimento.

È a questo punto importante capire che, per stare insieme, bisogna anche accettare che quello che per noi può essere anomalo, per il partner può costituire la normalità. Se c’è una discrepanza tra le nostre definizioni di tradimento, è necessario parlarne. E se le differenze sono incolmabili, si può sempre decidere di interrompere la relazione.

Leggi l'articolo: "Superare la fine di una relazione"

Come ricostruire la fiducia dopo un tradimento

Quando un tradimento viene a galla, è facile entrare in un circolo vizioso. La persona tradita, è spaventata dall’idea di soffrire per un nuovo tradimento. Questo fa innalzare il suo livello di guardia e la rende fondamentalmente intollerante. Il risultato è presto detto: invece di avvicinare il partner traditore, lo si allontana. È necessario attraversare delle fasi ben specifiche per interrompere questo circolo vizioso e riconquistare la fiducia.

Per farlo, potete farvi accompagnare da un terapeuta di coppia.

Se vuoi un consulto gratuito e senza impegno su un percorso di coppia, scrivimi tramite questa pagina.

Maurizio Iengo

Psicologo che si occupa prevalentemente dei problemi della coppia.

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